
L’avrebbe cancellata, quella frase, milioni di volte.
L’avrebbe fatto, ovunque la vita l’avesse condotto, perché sapeva che ciò che resta delle parole, del loro voler significare qualcuno, o qualcosa, sopravvive solo l’attimo in cui, ingenuamente, gli attribuiamo valore. Poi, appena letta, una parola si contamina di mondo, di umori, e diventa altro. Fino a dissolversi.
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