
Illuminato dallo schermo del computer, Antonio rimase immobile. Senza distogliere lo sguardo, respirando appena il silenzio notturno, osservò quella vita lieve evaporare. Non ritrovò, in ciò che stava guardando – le sue labbra di bambino sporche di cioccolato, la sedia impagliata, una maglietta a righe – alcuna persistenza nel tempo presente. Percepì, leggero, l’ineffabile sgarbo della vita, il tranello dietro l’angolo, nel buio della stanza.
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