
Il marciapiede, all’angolo della Venice con Sawtelle, era sbrecciato. Due colori in contrasto, l’asfalto e il cemento dell’area parcheggio, e quella linea screpolata a segnarne il confine. L’aveva notato, Darrel, una sera di foschia umida, mentre camminava senza fretta e cercava di ricordare, una ad una, le parole appena udite in casa.
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