Per gioco

C’era, nell’aria, profumo di sera e di benzina. Lo si annusava, lungo Sepulveda, ed era dolce, e graffiava la gola senza fare troppo male. Si partiva con la bocca arsa, dalla Valle, e gli occhi disegnati dall’ansia. Claire non avrebbe continuato a farlo, si ripeteva sul sedile posteriore. Solo ancora un po’, come promesso. Due, tre mesi. Il tempo necessario per uscirne, diceva a sé stessa.

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