Nessuna domanda

Partirono, il mattino presto, sotto un cielo grigio di nubi, con l’umidità della notte a velare il cruscotto. A Stephen sembrò di guidare verso un luogo che già conosceva, segnato da lei, sulla cartina, con la matita rossa. L’autostrada si sdoppiava, ogni rampa di uscita arrotolandosi per seguire direzioni opposte, diramazioni che portavano chissà dove. I loro pensieri, in quel momento, procedevano anch’essi come l’auto, obbedivano a ciò che, senza pause, scorreva di lato.

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