Il ritorno

Kilburn, le avevano detto, non è un quartiere di Londra. È un sobborgo della periferia Nord Ovest, e quello aveva sempre pensato lei, per dieci anni, non appena si lasciava alle spalle la tube e, sotto il ponte della ferrovia, tra lo sterco dei piccioni, annusava l’aria umida della sera. Là, all’uscita della stazione, c’era il negozio di fiori. Verdi accesi, quasi finti, e rose bagnate di pioggia. Là l’avevano uccisa, e il fioraio, il giorno successivo, prima dell’alba, aveva disposto una piccola corona di boccioli bianchi ai piedi del muro di pietra.

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