Gli ultimi giorni con lei

«Se, per un attimo, immaginassi questa stanza vuota e, con essa, la casa e il giardino, lei – come le sedie, il tavolo e la libreria – non esisterebbe. Intendo lei, la mia vita» pensò Paul guardando il pavimento e i giochi di luce ambrata sul legno. Non c’era nulla che lo facesse sentire in quel luogo, là e in quel momento, quanto i mobili e quei percorsi obbligati che un divano, una vetrata, ogni giorno, ti impongono senza che te ne accorga.

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